Ciao a tutte! Chiedo scusa per l’intrusione…ti premetto Sneila che mi trucco davvero tanto e continuamente da quando avevo 24 anni..ora ne ho 33 quindi quasi 10…ti posso assicurare che mi è accaduto di tutto in tal senso e fenomeni all’apparenza incredibili ( ho visto cose che voi umani..:-)si sono manifestati proprio come è accaduto a te e hanno preso vita attraverso le mie mani fino al giorno precedente perfette “collaboratrici”, in grado di coordinarsi alla perfezione alla mia volontà cosmetica in grado di far invidia davvero alle più abili truccatrici. Ero in grado di fare linee di eye liner di dubbio gusto sicuramente o magari eccessive ma di una precisione incredibile e nel giro di qualche tempo ho perso completamente la giusta manualità che mi permetteva una così perfetta realizzazione…io penso che la risposta di Viviana Salvatore sia in assoluto la più intelligente e giusta tra quelle lette ( in realtà tutte in quanto frutto di peculiari esperienze lo sono assolutamente!) poichè sintetizza e condensa il senso ultimo che la dimensione cosmetica gioca rispetto alla persona: sicuramente entra in campo la componente psicologica, qualcosa che funzionava perfettamente entra in “crisi”..forse un’idea di noi troppo fissa e stereotipata, qualcosa che inizia a “stonare”, una maschera nella quale anche inconsciamente non ci riconosciamo più. Poi compare la componente più squisitamente fisico/corporea, alcuni tratti dei nostri gesti quotidiani devono essere visti e “rivisitati” perchè il corpo cambia, muta, le linee del viso scelgono per noi percorsi diversi…le piccole rughe (aihmè io ne ho moltissime!!), tratti che variano, forse lievi espressioni che si aggiungono al nostro campionario e che iniziano ad abitare il nostro volto senza la nostra piena consapevolezza. Io penso davvero che Viviana sia stata molto abile ed intelligente nel cogliere tale doppio aspetto…quando è accaduto a me con il famoso eye liner che era il mio “tratto distintivo”, ho avuto una sorta di crisi, può sembrare forte e anche infantile…in fondo mi dissero molti è solo un “trucco”, nulla di grave. Però credo che il vestito che noi scegliamo di indossare attraverso un make up, la pelle che abitiamo modulando noi stesse attraverso un “trucco”, sia molto di più di quel sembra. Non è apparenza, è la traduzione (almeno per me) di un essere interno che si libera e scrive se stesso attraverso colori e linee. Il trucco per me è un racconto del viso. In questa chiave, come affermato da Viviana, è normale, sano, talvolta doloroso o “inquientate” cambiare. Però anche inevitabile. Per cui ti auguro Sneila di prendere questo temporaneo “black out” come possibilità di conoscenza verso una te stessa che reclama rinnovamento. Vedrai che ti scoprirai diversa, cambiata, nuova appunto. Ti auguro che questo nuovo viaggio cosmetico alla ricerca di te stessa ti conduca verso luoghi meravigliosi e inaspettati, tienimi aggiornata!
un abbraccio
Erika
