La dieta per il reflusso gastroesofageo è finalizzata ad evitare e ridurre i sintomi di questa problematica. Oltre alla scelta degli alimenti risultano importanti anche altri aspetti legati alle nostre abitudini alimentari come, ad esempio, il tempo dedicato alla masticazione ed il volume dei pasti.

Tutte le indicazioni fornite sono puramente a scopo divulgativo e informativo. Nel caso in cui soffriate di reflusso evitate il fai da te e rivolgetevi sempre al vostro medico e al dietista, nutrizionista di riferimento. Affidarsi ad un professionista è fondamentale poichè saprà impostare il corretto trattamento su misura per voi.

Ragazze se volete capire su quali principi si basa la dieta per il reflusso gastroesofageo questo è il post che fa per voi! Siete pronte? Iniziamo subito!

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Credits: Foto di Pexels | Ella Olsson

IL RUOLO DELL’ESOFAGO

Prima di dare una definizione del reflusso gastroesofageo e della dieta indicata, è necessario capire come funziona l’esofago. Secondo una visione molto semplicistica possiamo descrivere l’esofago come un tubo che permette il passaggio del cibo dalla bocca verso lo stomaco.

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Credits: Foto di Pexels | Polina Zimmerman



All’estremità inferiore dell’esofago c’è una valvola che normalmente impedisce il passaggio del contenuto gastrico, al contrario di quanto succede nelle condizioni di reflusso.

IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO

Nelle situazioni di reflusso gastroesofageo si verificano episodi ripetuti di risalita del contenuto gastrico verso l’esofago. Il reflusso può essere un evento fisiologico se limitato a pochi episodi, ma diventa patologico se provoca sintomi che interferiscono con lo stato di benessere del soggetto.

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Il reflusso è una condizione abbastanza frequente soprattutto per alcune categorie ad esempio capita spesso di soffrire di acidità in gravidanza.

QUALI SONO I SINTOMI?

Il sintomo più comune del reflusso gastroesofageo è la sensazione di bruciore a livello dello stomaco e dietro lo sterno. Ci possono inoltre essere quelli che vengono definiti sintomi “aspecifici” come la raucedine cioè l’abbassamento della voce o la tosse cronica.

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Credits: Foto di Pexels | Jeshootscom

La dieta per il reflusso gastroesofageo si focalizza sull’evitare i cibi e le abitudini alimentari che possono peggiorare la sintomatologia.

Il medico specialista indicherà inoltre il trattamento farmacologico adeguato.

REFLUSSO GASTROESOFAGEO DIETA E PESO CORPOREO

Il peso in eccesso può avere un ruolo importante nel favorire il reflusso. In particolare, l’accumulo di tessuto adiposo a livello addominale può provocare l’aumento della pressione in questo compartimento favorendo così la risalita del contenuto gastrico.

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Credits: Foto di Pexels | Andrea Piacquadio

IL PRIMO STEP É RISTABILIRE IL NORMOPESO

Per questo motivo, in caso di sovrappeso e obesità, la prima indicazione è quella del calo ponderale attraverso la dieta insieme ad una buona educazione alimentare e la pratica di una regolare attività fisica.

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Credits: Foto di Pexels | Pixabay

Come sempre vi invitiamo a rivolgervi ad un professionista che, dopo un’attenta valutazione, sarà in grado di indicarvi il percorso dietetico migliore in base alle vostre esigenze e caratteristiche.

LE NORME COMPORTAMENTALI

Il cambiamento dello stile di vita attraverso la dieta e le norme comportamentali può migliorare la sintomatologia.

Tra i molteplici danni causati dal fumo c’è anche quello di favorire il reflusso poiché fumando viene ingerita una notevole quantità di aria.

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Credits: Foto di Pexels | George Morina

Chi soffre di questa problematica dovrebbe anche evitare di indossare cinture o abiti molto stretti in vita poiché questo potrebbe aumentare la pressione sull’addome e quindi favorire la risalita del contenuto dello stomaco.

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Praticare attività fisica è un importante fattore in grado di promuovere la nostra salute, tuttavia i soggetti che soffrono di reflusso dovrebbero evitare di allenarsi a stomaco pieno soprattutto se gli esercizi interessano la muscolatura addominale.

LA POSTURA CORRETTA

La postura che assumiamo influisce sulla risalita del contenuto gastrico. Mentre consumiamo i pasti è buona norma mantenere una postura eretta. Si raccomanda inoltre, di evitare di sdraiarsi subito dopo aver finito di mangiare.

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Credits: Foto di Pexels | Andrea Piacquadio

Un ulteriore accorgimento per il riposo è di alzare la parte anteriore del letto di 10-15 cm. Il beneficio di questa accortezza è di aiutare a mantenere l’esofago in posizione verticale anche da sdraiati ostacolando la risalita di materiale acido dallo stomaco.

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Credits: Foto di Pexels | Tatiana Syrikova

Impilare i cuscini è sconsigliato poiché potrebbe farci assumere una posizione che favorisce la pressione a livello dell’addome.

Ragazze, non abbiamo ancora finito! Nella pagina successiva vediamo su cosa si basa la dieta per il reflusso gastroesofageo e quali sono gli alimenti che possono peggiorare i sintomi. Continuate a leggere!

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