Ciao ragazze!

Anche oggi vi propongo un po’ di spetteguless, sperando però che questo articolo possa dare una spinta in più a chi si trova a fronteggiare un disturbo che, fino a qualche anno fa, raramente veniva diagnosticato e non era ben conosciuto: la dislessia. La dislessia è, infatti, un disturbo dell’apprendimento (e non una malattia!) che causa difficoltà nel leggere e nello scrivere mentre, il suo corrispettivo applicato ai numeri, si chiama discalculia.

Questo tipo di disturbo però può essere curato e, trovando il giusto metodo di studio, le persone dislessiche possono tranquillamente raggiungere ottimi risultati sia scolastici sia professionali. Ne sono un’ottima dimostrazione personalità geniali come Agatha Christie o Albert Einstein, entrambi dislessici e, per fare qualche esempio più recente, alcune delle celebs più famose dello star system e di cui parleremo nel post! Siete curiose di sapere di chi si tratta? Continuate allora a leggere il post, bellezze!

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JENNIFER ANISTON: DOPO LA DIAGNOSI, IL SOLLIEVO

«Pensavo di essere stupida, e invece ero solo dislessica» Questa affermazione di Jennifer Aniston riassume molto bene quello che, purtroppo, molte persone a cui la dislessia non è stata ancora diagnosticata spesso sono portate a pensare.

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Jennifer ha scoperto di essere dislessica all’età di vent’anni, provando molto sollievo perché, in questo modo, è riuscita a dare le spiegazioni necessarie alle difficoltà che ha provato da piccola!



ClioMakeUp-Star-Dislessiche-8Credits: people.com

MIKA: 4 LINGUE E MUSICA AD ORECCHIO

Mika parla fluentemente inglese, francese, spagnolo e italiano, e dimostra al mondo il suo talento musicale da quando ha 11 anni, età in cui ha cominciato a cantare alla Royal Opera di Londra.

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Mika però, sin da piccolo, ha dovuto fare i conti con la dislessia, a causa della quale non riesce tutt’ora a leggere gli spartiti musicali.

ClioMakeUp-Star-Dislessiche-9Credits: ilmattino.it

Nonostante questo, non solo è un artista di talento e di successo, ma è anche portavoce di molte campagne di sensibilizzazione verso i disturbi dell’apprendimento!

ClioMakeUp-Star-Dislessiche-16Credits: xfactor.sky.it

KEANU REEVES: DALLA DISLESSIA A DRACULA!

Il bel Keanu, per il quale gli anni sembrano non passare mai al punto da far pensare che sia immortale (eheh), è diventato famoso in tutto il mondo grazie a film come Matrix, Speed e Dracula di Bram Stoker.

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Anche Keanu però, durante l’adolescenza, ha avuto quasi sempre brutti voti a causa di una dislessia non diagnosticata, cosa che lo ha portato a cimentarsi nell’hockey e nella recitazione, eccellendo in entrambi!

ClioMakeUp-Star-Dislessiche-11Credits: dailymail.co.uk

KEIRA KNIGHTLEY: GLI OTTIMI FRUTTI DI UNA DIAGNOSI PRECOCE

Keira Knightley ha avuto la fortuna di ricevere una diagnosi precoce, scoprendo la sua dislessia all’età di sei anni.

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La spinta più grande che l’ha aiutata a superare le difficoltà e che le ha fatto amare la lettura è stata la recitazione; la sua passione e il suo impegno l’anno resa non solo un’appassionata di libri, ma anche una delle attrici più pagate di Hollywood!

ClioMakeUp-Star-Dislessiche-10Credits: designntrend.com

Bellezze, non è tutto, infatti nella pagina successiva vi parlerò di altre star dislessiche che sono diventate delle vere e proprie leggende! Non perdetevi pagina 2 ;-)!

19 COMMENTI

  1. Alla faccia della dislessia … questa ” malattia ” ha fatto si che questi personaggi si sono ben distinti dagli altri in maniera molto positiva … Buongiorno ragazze / i e buona domenica , ultimo giorno di vacanza , domani si riprende

  2. Mio fratello è dislessico e anche suo figlio, mio nipote, lo è.
    Diagnosticata alle elementari a entrambi.
    Ciononostante vittime di bullismo sia da parte dei bambini che professori.
    Una tristezza unica.

  3. Sapevo solo di Whoopi, ma non degli altri! Caspita, di certo la dislessia non è stata d’intralcio alle loro eccellenti carriere 😀 Meglio così!

  4. Sarebbe da chiedersi che razza di genitori abbiano i compagni di tuo nipote… probabilmente dello stesso genere di quelli che prendevano in giro tuo fratello. Certe volte la crudeltà e l’insensibilità diventano genetiche. Ma la cosa più grave sono gli insegnanti. Secondo me fare il professore o il maestro sono vocazioni. Dovrebbero fare un concorso apposito solo sul grado di umanità per selezionarli.

  5. Purtroppo capita che molti bambini si vergognino di essere dislessici!e questo è solo colpa della nostra società, queste persone dimostrano che non c’è nulla di cui vergognarsi e anzi loro hanno brillato nonostante a volte non abbiano nemmeno ricevuto l’aiuto necessario nell’infanzia!
    I professori poi, a volte si accaniscono con questi bambini quando dovrebbero essere i primi a rendersi conto del loro problema!

  6. Grazie Clio per questo post, é un argomento che mi tocca da vicino. Mio marito, all’epoca mio fidanzato ventisettenne, mi raccontava spesso delle sue difficoltà a scuola e del fatto che gli avessero addirittura fatto ripetere un anno alle elementari senza spiegargli mai il motivo…si riteneva un pò stupidotto e se ne vergognava.
    Poi leggendo le sue lettere e i suoi messaggi e parlando con lui ho capito, avendo delle competenze in ambito medico, che era semplicemente dislessico !!! La diagnosi é stata poi confermata e per lui é stato un enorme sollievo!!
    Purtroppo non saperlo per tempo gli ha impedito di portare avanti degli studi universitari ma per fortuna la sua tenacia e la sua, e lo dico a voce alta, intelligenza, gli hanno permesso comunque di crearsi una bella carriera di cui oggi é fiero.
    Ma quando penso a tutti gli anni passati a credersi un tonto senza speranza mi viene una rabbia !!!!
    Spero che la situazione nelle scuole italiane stia cambiando e penso sia importantissimo parlarne il più possibile….

  7. Anche mia nipote di 11 anni e’ dislessica, ma e’ seguita da una logopedista ( credo sia quella la dotteressa che la segue ma non vorrei essere in errore) da piu’ di 5 anni e ora che e’ in prima media comincia ad amare unpo la scuola, che ha odiato tantissimo per tutti e 5 gli anni di elementari!!

  8. Sì, ma “l’anno resa” non si può leggere in un blog così famoso e apprezzato. Vi prego correggetelo, mi squieta come leggere le cattiverie e le ripercussioni derivanti dalla mancata diagnosi

  9. Cara Clio, bel post…soprattutto per le persone che si chiudono in sè stesse a causa di questo disturbo dell’apprendimento..può essere di stimolo a non arrendersi.
    L’unica cosa che mi permetto di sottolineare è che non si guarisce dai disturbi dell’apprendimento…si migliora e si trovano delle strategie per far fronte alle proprie difficoltà, ma il disturbo non “sparisce”.
    La diagnosi precoce ed un buon lavoro con una logopedista e docenti attenti e preparati, aiutano a superare in maniera positiva gli anni più tosti per i bambini con un DSA.
    Un bacio cara Clio❤

  10. Grazie mille per la precisazione Stefy,stavo per aggiungere la stessa cosa.Strumenti compensativi e altre strategie possono essere utili come supporti di aiuto ma proprio perché la dislessia non é una “malattia” non é prevista una “guarigione”.
    Da insegnante e sorella di una ragazza DSA spero sempre che la situazione migliori per i tanti ragazzi che si trovano a dover affrontare questa condizione.
    Grazie Clio per il tuo post,sei sempre una voce gentile e positiva 🙂

  11. Povera stella. Spero che la sua sarà una storia con lieto fine. In ogni caso con una zia come te, non deve temere nulla ♡♡♡

  12. Parole sante. Un bravo insegnante ti può segnare per la vita. Esattamente come quello cattivo.
    Per dirti io ho studiato il francese per 5 anni e mi sono diplomata pure. Ma non lo parlo per nulla perché non mi è mai piaciuto. Grazie alla mia cara professoressa – una str***a da protocollo

  13. Ti capisco!!! Io ce l’avevo cosi di tedesco a ragioneria!! Maledetta… aveva gia’ 1000 anni nel 1999 e ho saputo che insegnava fino all’anno scorso… con persone a casa senza lavoro non riesco a farmela andar giu che lavorano dei docenti che sono dei cani!! E mi dispiace x i cani xche li adoro!!!

  14. Come vi capisco e condivido l’opinione sui professori abbietti. In Italia la situazione è quella che è, ma dovreste vedè qui nella tanto decantata perfettina Germania: un menefreghismo totale, anche quando cadi e ti fai un bernoccolo, figuriamoci avere un problema del genere. Poi, una cosa strana che ho notato nelle scuole, non ci sono bambini disabili, e, di conseguenza, insegnanti di sostegno; solo insegnanti di tedesco supplementare per i bambini stranieri messi tutti insieme in unica classe: che siano questi i disabili della Germania?

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