Con l’andare avanti del tempo il nostro aspetto, inevitabilmente, cambia. Una delle parti su cui questi mutamenti estetici sono più visibili è ovviamente il viso, che tutte noi lasciamo praticamente sempre scoperto e con cui ci presentiamo al mondo e agli altri. Ovviamente, però, non è l’unica zona che subisce l’invecchiamento, anzi! Tutto il nostro corpo con gli anni si trasforma, anche la zona genitale che, in quanto molto soggetta alle variazioni ormonali, nel periodo della menopausa può perdere turgore, elasticità e sì, in certi casi anche sensibilità.
La medicina estetica, a questo proposito, si è evoluta al punto da andare incontro anche alle esigenze che riguardano la zona vulvare, e propone un trattamento che non solo è molto in voga tra le star di Hollywood, ma anche tra le donne comuni, ossia il filler vaginale! In questo post, dunque, vogliamo parlarvi di questa procedura e darvi qualche chiarimento, per illustrarvi in che cosa consiste questo trattamento estetico molto chiacchierato, a chi è consigliato e quali sono i suoi potenziali rischi. Siete curiose di scoprire di che cosa si tratta? Allora ragazze, non vi resta che continuare a leggere!
COSA PORTA AD INTERVENIRE ESTETICAMENTE SUI PROPRI GENITALI?
Per quanto modificare l’aspetto della parte esterna dei propri genitali possa sembrare a primo impatto una follia, bisogna ribadire che anch’essi, come il resto del nostro corpo, modificano il loro aspetto con l’andare avanti degli anni, e che questo potrebbe comportare per alcune donne dei disagi.
La riduzione degli estrogeni è determinante
La vulva infatti, ossia l’insieme degli organi genitali esterni femminili, soprattutto tra i 40 e i 50 anni subisce diversi cambiamenti estetici, a causa soprattutto della graduale e progressiva riduzione degli estrogeni.
Questi ultimi sono i principali ormoni sessuali delle donne che, in concomitanza con l’arrivo della menopausa (ossia la scomparsa definitiva del ciclo mestruale dettata dall’esaurimento dell’attività ovarica), diminuiscono sempre di più, comportando conseguenze che si ripercuotono anche sull’apparenza dei genitali.
La vulva quindi può apparire meno elastica, e le mucose vaginali possono inoltre assottigliarsi e diventare più fragili. Ciò comporta in alcune situazioni anche dei disturbi a livello sessuale, come prurito alle parti intime, fastidio o addirittura dolore durante i rapporti!
IN CHE COSA CONSISTE IL FILLER VAGINALE (O MEGLIO, VULVARE)?
Per queste ragioni, e per andare incontro all’esigenza di alcune donne di sentirsi più sicure e attraenti nella vita intima, è nato il filler vulvare, comunemente noto anche come filler vaginale (sebbene, come abbiamo più volte specificato, la parola vagina si riferisca alla parte interna degli organi sessuali femminili, e non a quella esterna).
Il filler vulvare corregge anche le cicatrici che spesso conseguono al parto
Questo trattamento, alla stregua dei suoi corrispettivi mirati, ad esempio, al viso, ha come obiettivo un miglioramento dell’aspetto della vulva, ridando pienezza e turgore alle piccole e alle grandi labbra. Inoltre, a volte è anche fatto per correggere eventuali cicatrici presenti sui genitali dopo il parto, come quelle dovute all’episiotomia, l’incisione vulvo-vaginale che non di rado si fa per agevolarlo.
Il filler vulvare è un gel base di acido ialuronico, ed è studiato appositamente per avere una densità adatta ai genitali. Ce ne sono però tendenzialmente di due tipi, in base alla funzionalità necessitata dal filler, che vanno incontro sia alle esigenze correttive che a quelle estetiche.
A differenza di certi tipi di filler che si fanno in altre parti del corpo, quello che si fa sui genitali è solo ed esclusivamente riassorbibile. Ciò vuol dire che non è possibile fare un intervento estetico di questo tipo dai risultati permanenti, e bisogna diffidare da chi, invece, afferma di poterlo fare. Attualmente, infatti, non esistono filler permanenti che non presentano rischi o complicazioni se iniettati nell’area vulvare!