COS’È LA ZOOM FATIGUE? QUALI SONO I SINTOMI E COME AFFRONTARLA IN SMART WORKING?

  1. La Zoom fatigue è una vera e propria sindrome da affaticamento legata all’eccesso di videochiamate su Zoom (e non solo). Riguarda, più in generale, l’esubero di interazioni virtuali.
  2. Questa sindrome colpisce in particolar modo chi, ormai da tempo, lavora in smart working, ma viene riferita in senso più ampio anche ad altre pratiche che non hanno a che fare con il lavoro, come l’acquisto online oppure i meeting virtuali con amici e parenti.
  3. Anche l’utilizzo di app di incontri o di altre piattaforme può provocare la Zoom fatigue, ma il contesto lavorativo resta quello che più di ogni altro favorisce l’insorgere del problema.
  4. Il corredo dei sintomi è molto vasto e ne include sia di fisici che di mentali: i più diffusi sono difficoltà di concentrazione, impazienza, maggiore irritabilità, ansia e attacchi di panico, ma anche mal di testa, mal di schiena, mal di stomaco e dolori articolari diffusi.
  5. Fortunatamente, è possibile affrontare e superare la Zoom fatigue prendendo alcuni accorgimenti che puntano, principalmente, a non farsi sopraffare dalla realtà virtuale.

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Credits: Foto di Pexels | Artem Podrez 

Quella che gli esperti chiamano Zoom fatigue è, al giorno d’oggi, una problematica purtroppo molto diffusa. La traduzione è letteralmente affaticamento da Zoom, ma questo disagio coinvolge anche l’utilizzo di altre piattaforme simili.

Colpisce nella maggior parte dei casi le persone che lavorano in smart working. In realtà, però, questa sorta di affaticamento fisico e mentale riguarda, più in generale, tutte le forme di interazione virtuale che stanno prevalendo nelle nostre vite da un po’ di tempo a questa parte: dagli acquisti online ai meeting in rete con amici e parenti ai nuovi incontri sui social.

Cerchiamo di capire insieme cos’è esattamente la Zoom fatigue, quali sono i sintomi da cui riconoscerla e, soprattutto, come affrontarla e superarla.

ZOOM FATIGUE: COS’È E IN CHI SI MANIFESTA

Il virtuale che prende il sopravvento sul reale e ci affatica a tal punto da portare a uno stato di confusione, deconcentrazione e, nel peggiore dei casi, all’esaurimento: il termine Zoom fatigue è stato recentemente coniato da psicologi ed esperti facendo riferimento alla piattaforma Zoom, la più utilizzata per meeting virtuali e videochiamate di lavoro, e al termine francese “fatigue“, che significa stanchezza.

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Credits: Foto di Pexels | Anna Shvets 



Zoom fatigue, infatti, significa letteralmente affaticamento da videoconferenza e come è facile intuire questo tipo di problema riguarda prevalentemente chi lavora in smart working.

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Credits: Foto di Pexels | Cottonbro 

Tuttavia, questa forma di affaticamento e stanchezza derivata dalla sovraesposizione e dall’esubero di interazioni virtuali in senso più ampio coinvolge tutte le piattaforme simili a Zoom (come Skype) e perfino i social media.

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Via Giphy

IN SMART WORKING NON ESISTE UN CONFINE TRA LAVORO E VITA PRIVATA

Tornando allo smart working, che rappresenta il contesto in cui più spesso insorge la Zoom fatigue, a rendere le cose particolarmente difficili è l’assottigliamento del confine tra lavoro e vita privata. In sostanza, il fatto che capi e colleghi “entrino” nelle nostre case, in videochiamata o con mail incessanti, è motivo di angoscia e stanchezza, ci fa sentire violati e alle volte quasi aggrediti.

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Credits: Foto di Pexels | Julia M. Cameron 

Ci troviamo a dover sempre apparire al meglio, a chiederci quale trucco fare per le videochiamate di lavoro per non sfigurare, come incastrare i vari meeting con la routine delle faccende di casa e, sostanzialmente, a caricarci di uno stress non indifferente.

QUALI SONO I SINTOMI, SIA FISICI CHE PSICOLOGICI

Il corredo di sintomi della Zoom fatigue è molto vasto e include sia sintomi psicologici e mentali che sintomi fisici, legati a uno stile di vita sedentario e molto stressante.

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Credits: Foto di Pexels | Energepiccom 

Ovviamente ognuno reagisce in modo diverso a questo tipo di stress e di affaticamento, ma esistono dei sintomi comuni e ricorrenti.

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Via Giphy

Tra i principali ci sono:

  • difficoltà di concentrazione;
  • impazienza e irritabilità;
  • mal di testa;
  • insonnia;
  • mal di schiena;
  • problemi oculari e alla vista;
  • disturbi gastrointestinali;
  • dolori articolari diffusi.

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Credits: Foto di Pexels | Ketut Subiyanto 

Specialmente quando la Zoom fatigue si scatena in smart working, è altamente probabile che questa problematica influisca negativamente anche sulla produttività: la deconcentrazione e i vari sintomi fanno aumentare la probabilità di commettere errori durante lo svolgimento delle proprie attività o comunque di non rendere al meglio.

Ragazze, non è ancora tutto! Girate pagina e continuate a leggere per saperne di più sulla Zoom fatigue: in particolare, vi daremo alcuni consigli su come superarla e affrontarla.

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