COME RICONOSCERE IL LINFEDEMA? QUANTE PERSONE SOFFRONO DI LINFEDEMA?

  1. Il linfedema è una patologia a carico del sistema linfatico di cui si parla ancora troppo poco, ma che non è così rara.
  2. L’incidenza del linfedema oggi è di una 1 persona su 20 che soffre di questa malattia: in tutto il mondo, quindi, le persone che soffrono di linfedema sono circa 300.000.
  3. Ogni anno, a marzo, si celebra la Giornata Mondiale del Linfedema, una ricorrenza che ha come obiettivo la diffusione della consapevolezza su questa patologia.
  4. Le cause del linfedema sono di diversa natura, ma diversi pazienti arrivano a soffrirne in seguito a trattamenti oncologici, resi necessari per il trattamento di tumori, come quello al seno per esempio.
  5. Non c’è da confondere il linfedema con il semplice problema della gambe gonfie: si tratta, infatti, di una patologia cronica.
  6. Se la diagnosi del linfedema viene effettuata con tempistiche precoci, oggi esistono valide possibilità di cura che vedremo più avanti.

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Credits: Foto di Pexels | Karolina Grabowska

Quando si parla di linfedema, non tutti sanno esattamente a cosa ci si riferisca: infatti, si tende a sovrapporre questa patologia cronica del sistema linfatico alla semplice problematica di gambe gonfie o al lipedema, termine che invece indica un accumulo cronico di grasso sottocutaneo. Nel caso del linfedema, al contrario, si assiste a un progressivo accumulo di liquidi a carico degli arti inferiori o superiori; si tratta di una patologia che può avere cause congenite (si parla quindi di linfedema primario) oppure secondarie, come i trattamenti oncologici per la cura dei tumori. In questo post cercheremo di trattare con completezza il tema del linfedema, scoprendone insieme cause, sintomi, diagnosi e cure ma sottolineando, ancora una volta, come sia necessario sempre rivolgersi a un medico specialista per il trattamento della propria personale condizione di salute.

Siete pronti a scoprire tutto quello che c’è da sapere sul linfedema? Vi aspettiamo qui sotto nel post!

CHE COS’È IL LINFEDEMA: UNA BREVE PANORAMICA DI QUESTA PATOLOGIA CRONICA E PROGRESSIVA

Diversamente da quanto si possa pensare, il linfedema non è una malattia rara, ma colpisce fino a 40.000 italiani ogni anno. Si tratta di una patologia cronica che consiste in un accumulo di liquidi a causa di un’alterazione del drenaggio linfatico e che provoca gonfiore localizzato, generalmente a carico degli arti superiori o inferiori (braccia e gambe).

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Credits: @model.mahoganyyg Via Instagram



La differenza tra linfedema e lipedema è cruciale: nel secondo caso, infatti, si tratta di un accumulo di grasso nei tessuti. Nonostante esteriormente si assista comunque a gambe o braccia gonfie, le due patologie non sono assolutamente “sovrapponibili” né i termini sinonimi.

Il linfedema è una patologia a carico del sistema linfatico che ha un carattere evolutivo, ciò significa che è progressiva.

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Credits: @firststaterehabathome Via Instagram

SINTOMI DEL LINFEDEMA: A COSA PRESTARE ATTENZIONE PER UNA DIAGNOSI TEMPESTIVA

Come riconoscere il linfedema, quindi, e non andare a confonderlo con del gonfiore che ha carattere transitorio e si va a risolvere spontaneamente? Prima di tutto, è importante osservare i classici sintomi del linfedema, che sono:

  • gonfiore a un arto, anche improvviso, che sembra ridursi con il riposo
  • dolore localizzato all’arto colpito
  • al tatto, si ha la sensazione di durezza e infiammazione.

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Credits: @sarahscottspytek Via Instagram

SE COMPAIONO SINTOMI DEL LINFEDEMA, MEGLIO NON INDUGIARE PER ARRIVARE PRESTO ALLA DIAGNOSI

Per comprendere se gonfiore e fastidio a braccia o gambe possono nascondere una condizione più seria, come il linfedema, è importante rivolgersi al proprio medico curante che saprà darci le corrette indicazioni per ottenere, eventualmente, una diagnosi. Visto che è importante, ai fini della cura del linfedema, arrivare a una diagnosi il prima possibile dalla comparsa della patologia, il consiglio è di non indugiare e farsi visitare da uno specialista il prima possibile dalla comparsa di sintomi sospetti.

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Credits: @keeperofsins Via Instagram

Ma come si effettua la diagnosi di linfedema? Prima di tutto si procede per diagnosi differenziale: si vanno, cioè, a escludere altre patologie che potrebbero avere la stessa manifestazione sintomatologica. Il medico, poi, procederà a un attento studio della storia clinica del paziente, per poi eventualmente sottoporlo ad alcuni esami come la linfoscintigrafia: in questo caso si riuscirà a valutare lo stato del sistema linfatico e osservare eventuali deficit e compromissioni che potrebbero indicare la presenza della patologia.

Ragazze e ragazzi, non abbiamo ancora finito di parlare del linfedema: a pagina 2 scopriremo quali sono le principali cause di linfedema e vedremo, oggi, a che punto siamo con le cure e le terapie.

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