Per noi comuni mortali è un’impresa trovare il jeans giusto, che ci stia bene in vita ma anche sui fianchi, che non “fasci” troppo ma che non ci faccia nemmeno sembrare goffe, che sia alla moda ma adatto al nostro fisico, eccetera eccetera.

Invece, le celebrity in jeans sembrano incarnare perfettamente l’idea del “bella senza sforzo”; le vediamo immortalate dai paparazzi in giro per la città, con una bottiglia di Evian in mano e l’aria di chi si è messa la prima cosa che ha trovato a bordo del letto, e risultano fantastiche. Qual è il loro segreto? Ehm… a parte la genetica, un fisico tonico e scolpito e capelli da urlo ;-)? Ma naturalmente è la scelta del jeans giusto!

Scherzi a parte, i jeans preferiti delle celebrity spesso sono sold out e possono diventare dei veri cult per chi ama questo capo pratico e versatile. Se siete curiose di sapere quali sono, i brand e i prezzi (che, tenetevi forte, vanno dalle poche decine alle migliaia di dollari :-D), non vi resta che andare avanti a leggere!

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COME REINVENTARE I JEANS VINTAGE COPIANDO LE STAR

Prima, una cattiva notizia: i jeans preferiti delle celebrity sono favolosi ma anche carissimi. Di solito il loro prezzo si aggira intorno ai 200 dollari, cifra che non tutte abbiamo la voglia o la possibilità di sborsare per un paio di pantaloni comunque sportivi. MA… ci sono delle eccezioni, in primis i jeans vintage! Le star li amano e li indossano spesso, magari dopo qualche modifica sartoriale, quindi anche per noi può valere la pena di dare un’occhiata all’armadio delle nostre mamme!

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Molti degli outfit di Chiara Ferragni aka The Blonde Salad sono costruiti su shorts o jeans vintage Levi’s. Un’idea da copiare subito: chi di noi non ha un paio di vecchi 501 nell’armadio ;-)? Credits: @theblondesalad.com



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Qui invece, Emma Roberts indossa un paio di Mother Insider Crop Step Fray Jeans (prezzo: 228$); secondo il nostro modesto parere avrebbe potuto risparmiare “hackerando” un paio di jeans vintage!

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Rita Ora indossa un paio di Levi’s 501 vintage

LE SORELLE HADID E KENDALL JENNER MATTE PER I JEANS DI FRAME DENIM

Le tre supermodel del momento, Gigi e Bella Hadid e Kendall Jenner, sono invece fan di un brand di jeans che forse vi suonerà familiare, dato che è diventato popolarissimo proprio grazie a loro: Frame Denim. In particolare, un modello che è stato visto addosso spessissimo alle tre top è il Le Mix che costa… preparatevi… 449 dollari!

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Credits: @teenvogue.com

Ci sono poi altri modelli di jeans Frame Denim che Gigi, Bella e Kendall amano indossare, ma guardando il sito del brand ci siamo rese conto che quelli che costano meno sono comunque intorno ai 200 dollari.

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Ma su Bella Hadid è sono stati visti anche dei jeans che, con il loro “modico” prezzo di 88 dollari, sono andati subito sold out: si tratta degli After Party Vintage Like a Badass 501 jeans. Eccoli qui!

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Ragazze, lo sapevate che un certo brand economico produce dei jeans per cui le star vanno pazze? E, viceversa, che una celebrity è arrivata a spendere circa 1400 dollari per un paio di jeans? Per scoprire questo e altro ancora, voltate pagina!

29 COMMENTI

  1. Eh vabbè, se potessi permettermelo anche io spenderei 14000 euro in un paio di jeans di Vetements 😀

  2. Innanzitutto mi sembra strano che tutte le sorelle usino la stessa marca di jeans…mi sa di “sponsor”. Poi trovo assurdo spenderentanti soldi per dei jeans. Restano sempre jeans, basta trovarli di qualità decente. Questi delle star li trovo anche per la maggior parte bruttini. Per 400$ mi compro ben altro!

  3. Fossero belli pure pure. Ma alcuni sono proprio brutti e imbruttiscono pure…
    Vince Olivia Palermo con gli Orchid.
    Da zara non li ho mai filati i jeans.
    Io in genere compro da guess badando alla percentuale di elastane che deve stare al 2% per evitare si sformino.

  4. Io sinceramente non ho mai investito tanto nei jeans, il massimo che ho speso sono 50 euro ma normalmente mi aggiro sui 25. Per me vale la pena spendere sulle scarpe e sui capispalla…

  5. Io mi compro un paio di jeans più o meno tutti gli anni in autunno, perché secondo me sono il capo che passa di moda più in fretta (poi non butto nulla e indosso anche quelli vintage, eh). Però di solito li prendo da Zara (sono quelli con cui mi trovo meglio in assoluto) o da Bershka, e credo che il mio massimo storico come spesa sia stato di 50 euro. Poi secondo me non ha senso pagare troppo i jeans perché inevitabilmente se portati a lungo si sformano, anche quelli elasticizzati…

  6. Sono d’accordo! a dire il vero tutto l’outfit di Alexa Chung mi sembra un accozzaglia di cose bruttine.

  7. L’ultimo paio di jeans l’ho comprato da Twin set e nonostante lo sconto li ho pagati comunque tanto. Preferisco comprarmi delle scarpe.

  8. Io concordo con Olivia Palermo e Kate Middleton : i jeans ZARA valgono veramente la pena. A parte che su di me sono tra i pochi che mi stanno veramente bene e poi il rapporto qualità/prezzo é ottimo. Peccato che negli ultimi due o tre anni si siano concentrati sui jeans skinny, sarebbe bello producessero tipologie un pò più varie….
    I jeans sono parte integrante da sempre del mio guardaroba, ben abbinati sono un passepartout a cui non riesco a rinunciare. Uscendo dal low cost penso che anche Diesel produca dei jeans molto validi e ormai si trovano in quasi ogni outlet.

  9. A parte quelli di Olivia Palermo sono tutti orrendi e penso che certi modelli “deprimano” la silhouette anche della modella più bella e magra.
    Quando ero più giovane spendevo tantissimo per i jeans, ora massimo 50€, da ovs o da Benetton.

  10. I jeans skinny di H&M sono belli e non superano i 50€! Comunque anche io salvo solo Olivia Palermo! Per quanto riguarda i 501… ho già dato da gggiovane!

  11. https://uploads.disquscdn.com/images/1bf67a02b3474f61d74614107ee96fb3033298d6f0eb5bdd39f22ac3e20e8573.jpg https://uploads.disquscdn.com/images/1bf67a02b3474f61d74614107ee96fb3033298d6f0eb5bdd39f22ac3e20e8573.jpg per me oggi conta molto la sostenibilità etica perciò faccio molta attenzione alla fast fashion a basso prezzo (zara e HM in testa che non rispettano i diritti umani nella produzione dei loro capi) . Se compro in qst negozi cerco di indossare il capo a lungo e non fare usa d getta. Più facciamo usa e getta e più capi vengono prodotti nella filiera low-cost:( #30wearsatleast

  12. scusi signora visto che è un’esperta mi potrebbe dire chi rispetta i diritti umani?D&G, ARMANI, LOUIS VUITTON, LIU JO?giusto per capire…uno dei loro capi costa quanto tutto il contenuto del mio armadio, il loro prezzo è giustificato perchè c’è la loro firma sopra?questi signori, valgono quanto si vendono?sicuramente no…se legge le etichette mia cara signora vedrà che i paesi di produzione sono sempre i soliti e di conseguenza la qualità…quindi prima di ripetere ad effetto gregge quello che ci inculcano gli altri leggiamo, informiamoci e poi esprimiamo il ns parere.

  13. Cara Giuliana prima di tutto non sono un’esperta. Gli abiti che compro e indosso hanno una storia e ci tengo, molto, che sia una bella storia:) non voglio un abito cucito da un essere umano sfruttato, costretta a lavorare X un paio di dollari al giorno solo perché io possa comprarmi jeans a 30 euro il paio. Che lui sia in India, in Bangladesh o in Cina non vuol dire “lontano, chi lo vede, chi se ne frega” ! (ti sei mai chiesta come una T shirt potesse costare 8 euro?)
    Non avró mai la certezza di comprare un abito “sostenibile” ma posso agire “in coscienza” cioè essere attenta a cosa compro e dell’uso che ne farò. Personalmente evito M&H e Zara ( anche i sassi conoscono le loro politiche aziendali “no ethical” , senza scordare le sanzioni che hanno avuto di recente) ma compro volentieri in altri grandi magazzini o mercati. Tu hai ragione a dire che le grandi firme non seguono sempre l’etica ma se ti informi vedrai che da alcuni anni alcuni stilisti, piccoli e grandi, hanno iniziato a rivedere i loro processi di produzione con filiere etiche, te ne cito alcuni conosciuti : Stella Mc Cartney, Valentino,Armani,Lanvin, Laura Strambi, Gucci, Erdem…Sono marchi che hanno raggiunto l’eccellenza della sostenibilità e hanno ricevuto la certificazione Green Carpet Challenge, abbreviato Gcc, che oggi è diventato un marchio. Serio. Sul web trovi tutte le info che vuoi, se vuoi. Oggi non si può più chiudere gli occhi o fare orecchie da mercanti. Non è un processo semplice ma necessario…per un mondo migliore.Nessuno vieta di comprare low-cost ma prima di mettere nel carrello chiediamoci : quante volte lo userò qst capo? Evitiamo il fast-fashion!
    cara Giuliana, appunto per poter smettere di ripetere ad effetto gregge quello che ci inculcano gli altri, informiamoci seriamente …magari cominciando a vedere il documentario “the true cost”. Saluti 🙂

  14. A parte che alcuni dei jeans visti nelle foto li trovo davvero orrendi, indipendentemente dal prezzo…io li uso molto, ma non voglio spenderci tanti soldi. Ultimamente mi trovo molto bene con i jeans che trovo alla Conbipel, che compro spesso in sconto e riesco a pagarli non più di 30-35€, e non è che siano scadenti, anzi! Per me il segreto perché un paio di jeans ci stia bene è prenderli elasticizzati, che siano più o meno aderenti, la percentuale di elastan li fa davvero più confortevoli e calzano meglio! Non riuscirei più a portare un paio di jeans non elasticizzati credo…

  15. …signora le certificazioni si comprano, sul web trovi di tutto e di più…sai cosa farei se potessi?andrei in giro nuda così starei sicura di non stare sfruttando nessuno, legga GOMORRA io non sono riuscita a finirlo per il mal di stomaco nel leggere quello che combinano alcuni grandi stilisti…gli occhi non li chiudo e le orecchie da mercanti non le ho…rimane il fatto che le etichette sono sempre le stesse, sempre…la gente si illude quando legge MADE IN ITALY di stare acquistando un prodotto che rispetta i diritti umani, dimentica PRATO e un quartiere famoso di MILANO di cui oggi mi sfugge il nome…io da H&M non compro mai, qualità scarsa e prezzi esagerati…da ZARA ho solo un capo…ma ripeto non facciamo effetto gregge, leggiamo le etichette.e il web non è scienza..se può mi dica dove va a comprare lei, voglio andare anch’io giusto per avere la coscienza pulita…

  16. E niente…sono e sarò sempre un ignorante in fatto di moda. Ste fescIon blogger e modelle e modellucce varie mi sembrano solo un gran branco di pecoroni (e oltretutto vestite in modo orripilante. AMEN

  17. Ciao! Sul discorso del mare in Italy non sono del tutto d’accordo con te. Mi ricordo perfettamente i due casi che citavi, però in Italia c’è una legislazione, anche piuttosto evoluta rispetto ad altri stati che tutela i diritti minimi dei lavoratori contro lo schiavismo. Poi purtroppo gli organi di vigilanza a volte non riescono a rilevare tutti i casi. Però in paesi come Cina, India e Bangladesh ecc… Questa legislazione è ancora più carente o manca del tutto. Per non parlare della vigilanza. Lí la legge tollera condizioni di lavoro che in Italia sono considerate schiavitù. Non a caso molte produzioni di sono spostate dall’Occidente a questi paesi per minori oneri legati alla manodopera. La mia idea è che un capo madre in Italy è STATISTICAMENTE (poi purtroppo ci sono come dappertutto le eccezioni, tipo i capi venduti nei negozi cinesi con l’etichetta mare in Italy o quelli da te citati) molto più probabile che sia prodotto garantendo i diritti minimi ai lavoratori, senza impieghi di Bambini ecc… Rispetto a uno mare in Cina. Io voglio credere che in Italia, salvo eccezioni incresciose, ci siano produttori e lavoratori onesti. Di noi italiani si parla sempre per il peggio in tutti i settori, come se piccoli casi raccontati alla TV siano rappresentativi della maggioranza di noi

  18. mah, posso dire che ho nel armadio jeans da 70 euro cca ( levis, diesel, lee, gas) ma anche belli costosi, e sinceramente si vede la differenza, tipo da 170 euro cca ( Roy Roger,s , tommy hilfiger,) c’è ne una che mi sfugge il nome, quella che ti da anche il fazzoletto/bandana e il marchio dietro credo sia fatto di cavallino…credo, qualcuna si ricorda il nome?

  19. L’ultimo paio di jeans l’ho comprato in saldo all’outlet a circa 70€ di Liu Jo e li sto amando! La qualità è ottima e per quanto mi riguarda la differenza tra quelli belli e quelli meno belli si nota! Anche perchè io sono un pò difficile in fatto di jeans perchè avendo le gambe magre ma i fiancotti un pò pronunciati li trovo spesso che mi vanno bene di sedere ma larghi in vita!
    Cmq per belli intendo appunto quest’ultimi comprati, non certo da spendere 1000€

  20. I jeans sono un altro articolo come il fondo o il mascara, bisogna trovare quello perfetto. Io non riesco a staccarmi dai Levi’s … proprio oggi ne ho provati una decina di marche, anche preparata a spendere 200 euro per il fit perfetto. Alla fine mi vedo bene solo con i Levi’s.

  21. Menomale che non sono l’unica che odia strappi, sfilacci, sbiadite dai jeans! Ma ditemi che senso ha comprare dei jeans nuovi con strappi tali che escono le ginocchia o si vede mezza coscia? Boh

  22. Da ragazzina faceva figo avere i jeans strappati (i 501 naturalmente), ma erano i tuoi vissuti fino allo sfilacciamento perchè letteralmente ci vivevi dentro e avevo mia mamma che si lagnava e non voleva che li mettessi. Sarà che essendoci già passata la prima volta ai tempi di Madonna, nella mia testa è rimasta una moda anni 80. Oppure sarà che sono vecchia e il gusto mi è diventato classico … ma pagare 200 euro per un paio di jeans strappati che quando ti stufi non puoi nemmeno dare alle mani tese per me non ha senso … e con i 1400 dei vintage riciclati compro jeans per almeno 10 anni.

  23. A me da ragazzina/adolescente piacevano un sacco (li portavano tutti, a brandelli, sfilacciati e inguinale in pieno stile fine anni ’90- inizio 2000) ma mia madre si rifiutava categoricamente di farmeli mettere. Poi passata l’età in cui avevo bisogno dell’approvazione dall’alto per vestirmi, devo dire che strappi e sbiaditure avevano perso ogni attrattiva o forse avevo semplicemente sentito così tante volte mia mamma dire che i jeans strappati non avevano alcun senso da convincermene. Cmq devo dire che non è facile trovare jeans come dico io: io li voglio senza strappi e sbiaditure, blu non troppo chiaro, a vita medio-bassa, skinny o a sigaretta, un po’ elasticizzati… Insomma sono difficile da accontentare!

  24. Intanto dipende se stai parla di catene o piccoli negozianti singoli, fidati che c’è moltissima differenza… Se per caso, ma ne dubito, si tratta del secondo tipo, 30€ è quasi certamente il prezzo che paga lui quando compra all’ingrosso, magari senza iva e che svende per non doverseli portare all’anno successivo.

  25. Assolutamente. Io lavoro nel settore delle costruzioni..ho a che fare con l’ispettorato cinquanta volte all’anno!! Ed è tutto così… Ccnl Edilizia industria

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