BISOGNA CONSIDERARE LE CONTROINDICAZIONI E GLI SVANTAGGI

Nonostante l’henné sia una sostanza naturale solitamente ben tollerata il suo utilizzo è sconsigliato in alcuni casi, per esempio sulle persone affette da favismo. Fra i vari componenti dell’henné c’è un particolare composto che potrebbe indurre l’emolisi in pazienti affetti da favismo, peggiorandone il quadro clinico.

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Credits: @consciouslivingtv.com

Tra gli svantaggi estetici possiamo annoverare la scarsa gamma di colorazioni disponibili. In erboristeria e online si possono trovare delle varianti già preparate ideali per chi desidera una tonalità sul castano, sul nero e sul biondo. Si tratta di mix naturali creati dalla combinazione di diverse piante.

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Un altro svantaggio può essere costituito dal suo odore tipicamente erbaceo che, essendo piuttosto intenso, risulta sgradito a molte persone. Durante la preparazione è possibile aggiungere alcuni ingredienti profumati capaci di mascherarne l’odore, come l’acqua di rose, le spezie e gli oli essenziali.

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Via Giphy

LINEE GUIDA VELOCI PER UNA CORRETTA PREPARAZIONE DELLA PASTA TINTORIA ALL’HENNÉ

La quantità di henné varia in base alla tipologia di capello. In linea generale chi ha una chioma folta e spessa può inserire una quantità cha varia dai 50 grammi fino al 500/600 grammi, per chi ha i capelli lunghi fino alla vita. Per coloro che hanno i capelli fini la quantità di henné varia dai 30 grammi fino ai 350/400 grammi.

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Credits: @artistic_henna_

Inserite l’henné in un contenitore in plastica oppure in legno, ceramica o vetro e aggiungete poco alla volta dell’acqua calda o tiepida fino a creare un impasto dalla consistenza cremosa che risulti semplice da applicare. Potete scegliere di aggiungere anche un agente acido come l’aceto o il limone, ottimi per far durare la tinta a lungo e per lucidare i capelli. Per mescolare utilizzate un cucchiaio di legno, non di acciaio o alluminio.

LA PRIMA VOLTA PROVATE L’HENNÈ SU UNA CIOCCA

A questo punto coprite il contenitore con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare. Se in casa avete una temperatura tra i 20 e i 25 gradi l’hennè dovrà riposare dalle 6 alle 12 ore. Prima di applicarlo potete aggiungere altri ingredienti come l’olio di mandorle dolci o di jojoba, il miele, lo yogurt e gli oli essenziali, ideali per idratare e rinforzare la chioma.

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Credits: @hennaguru.com

L’APPLICAZIONE DEVE ESSERE MOLTO ACCURATA

Esistono diverse scuole di pensiero a riguardo, ma generalmente l’impasto va applicato sui capelli appena lavati, a libera scelta se bagnati o asciutti. Cospargete abbondantemente la pasta sulla chioma, ciocca per chiocca, dalle radici alle punte.

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Credits: @federicofaragalli

Terminata l’applicazione indossate una cuffietta da doccia oppure incelofanate la testa con della pellicola da cucina. I tempi di posa variano molto dal tipo di capello, man mano che lo farete acquisterete la vostra personale esperienza a riguardo. Il colore ottenuto sarà tanto più intenso quanto maggiore sarà il tempo di permanenza dell’impasto sui capelli: il tempo consigliato varia dalle 3 alle 6 ore di posa.

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Credits: @sal.on_org

Trascorso il tempo la pasta va rimossa con un generoso lavaggio con acqua tiepida facendo attenzione a non lasciarne sulla cute. Il colore prenderà il suo tono definitivo in una settimana circa perchè continuerà a ossidarsi sui capelli. L’henné inoltre si legherà alla cheratina del fusto creando un effetto volumizzante.

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Credits: @naturalbeauty

Ogni chioma è differente, quindi bisogna avere pazienza e tanta voglia di sperimentare. Vi consigliamo infine, per i lavaggi dei giorni successivi, di utilizzare un asciugamano scuro perchè i capelli rilasciano molto colore!

Ragazze, se siete alla ricerca di altre informazioni sulla cura dei capelli non potete perdervi questi post:

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Via Giphy

Ragazze, ora vi lasciamo la parola! Quante di voi utilizzano l’henné per capelli? Avete provato quello classico o altri mix di erbe? Utilizzate una personale ricetta per la preparazione che volete condividere con noi? Fateci sapere tutto nei commenti! Un bacione dal TeamClio!

16 COMMENTI

  1. Feci l’hennè a mia mia mamma quando le stavano ricrescendo i capelli in fase remissiva post chemio, i capelli le stavano ricrescendo completamente bianchi, erano morbidissimi…un pò come lanuggine, con l’hennè divennero arancione scuro, ruggine…ma durarono poco, ebbe una recidiva…di nuovo chemio ecc.., ma ricordo che venne un bellissimo colore, i capelli risultavano più corposi ma effettivamente meno morbidi, più secchi..

  2. Ahhhh….l’henne’ e’ stupendo.
    Lo facevo a 15 anni e i miei capelli erano stupendi: rossissimi, forti e lucidi.
    Mi piace quel colore verde e l’odore erbaceo intenso.
    Odio il casino che e’ ad applicarlo pero’.
    Pare che sia l’incubo dei parrucchieri però per via del fatto che crea una barriera e se vuoi cambiare colore è difficile.
    Io lo applicavo senza lasciarlo riposare e lo tenevo in posa un ora.
    Chissa’ che lo riprovero’ ora che sono tornata rossa!❤

  3. Immagino che abbiate fatto diverse ricerche infatti, però io parlo per esperienza personale che mi è stata “tramandata” da ragazze, che già lo facevano, su un’app con relativo forum di esperte bio.

  4. Con altre marche anche a me capitava, ma da quando ho provato la khadi non l’ho più lasciata. Facile da applicare e luminoso anche dopo un mese.

  5. va detto che l’henné “nero”, e raramente anche altri colori, spesso contiene picramato, che non fa bene e può causare reazioni allergiche che non permettono di fare più tinte di alcun genere, quindi bisogna SEMPRE chiedere che la polvere sia 100% henné o indaco o guado. e per a varietà di colori, per ottenere un verde si può decolorare i capelli ed aggiungere indaco e curcuma (solo la curuma dà un giallo limone), e bisogna usare shampoo credo senza solfiti (se non ho sbagliato sostanza) che non velocizza la perdita del colore. i colori non saranno dei più vivaci, ma preferisco così se non mi metto cose chimiche in posa per tanto tempo sulla testa, ho sempre avuto una sensazione brutta quando facevo le tinte semipermanenti normali. e in più non inquina se va nello scarico. non è henné, ma il succo di barbabietola dà riflessi rosati sui capelli chiarissimi.

  6. faccio henne da tre anni e l’ho fatto ossidare una volta, preparato con acqua a temperatura ambiente. Se preparato con acqua calda (50/60 gradi) si puo’ tranquillamente applicare subito. Per ottenere riflessi violacei si puo’ aggiungere l’ibisco (pianta tintoria) o il campeggio preparato con l’allume. Non vanno MAI messi oli nel composto!!

  7. Ciao…vi consiglio il canale youtube “henna channel”, è una ragazza che fa esperimenti con l’henne su lana bianca. Nel video sugli esperimenti a vari pH, si vede come usando il limone il colore finale sarà più scuro e meno acceso di quello ottenuto con solo hennè, mentre usando il miele sarà più chiaro.
    Volevo aggiungere inoltre che solo l’hennè contenente picramato crea capelli verdi se usato sulla decolorazione. L’hennè senza picramato produce sempre e solo il rosso 🙂 sono l’indigo (e se non erro anche la cassia) che danno capelli verdi se usati sulla decolorazione (infatti l’indigo è in realtà un verde scurissimo, tanto da sembrare nero)

  8. Infatti ho detto che bisognava sempre leggere l’inci e deve essere puro al 100% perché altrimenti si rischiano pastrocchi

  9. La decisione migliore che abbia mai preso è stata passare all’henné. Ho i capelli più forti adesso

  10. Ciao!! Una domanda.
    Io ho i capelli decolorati (tipo balayage/shatush), ma l’ultima decolorazione risale a gennaio e l’ultimo riflessante fatto è stato a settembre.
    Volessi fare l’hennè neutro, la cassia, potrei rischiare di uscire coi capelli verdi? O_O li ho fini e mi piacerebbe provare per vedere se mi si rinforzano un po’… Soprattutto in questo periodo che cadono le castagne e cadono i capelli! Perché non vorrei cambiare colore di capelli, dato che mi piacciono parecchio ora!

  11. NO vai tranquilla. Devono essere passati un paio di mesi quindi metti tutto tranquillamente! Però assicurati che nell’inci venga riportato solo l’henne senza altre aggiunte.

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